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Il gruppo italiano
Coordinatore Heide Wilm Guerrini Tutor Maria Scolaro
All’inizio, Heide ed io eravamo un po’ preoccupate e il futuro ci sembrava pieno di incognite. Invece, fortunatamente abbiamo incontrato una manciata di belle persone, interessate e disponibili. Però non eravamo ‘un gruppo’, e lavorare con tante, diverse mentalità poteva rivelarsi problematico. Abbiamo previsto percuò incontri il cui scopo primo era creare un ambiente confortevole in tutti i sensi, un posto virtuale dove ciascuno potesse sentirsi accolto, mai giudicato e libero di esprimersi. Ho scelto, quindi, alcune parole da cui partire, parole significative che potessero aiutarci a trovare una visione più chiara di noi stessi e di chi ci sta accanto. Identità, e poi Destino, Nostalgia di casa, Religione (difficile accostarvisi…), Integrazione, Pregiudizio. Questi sono problemi solo per gli immigrati? Oggi crediamo di poter dire che ogni essere umano ha nel profondo del cuore questi temi che ci interrogano, solo che spesso siamo troppo occupati per accorgercene fino a quando le circostanze non ci costringono a prenderci del tempo e a cercare di capire. La maggior parte dei nostri brani tratta dei sentimenti, delle emozioni e delle opinioni scaturite nei nostri incontri. Solo raramente abbiamo ‘letto ad alta voce’ quello che veniva scritto, più spesso abbiamo avuto proficui e interessanti ‘scambi’ orali. I testi sono stati scritti in italiano, solo occasionalmente corretti per grammatica o lessico e poi tradotti in inglese.
Essere un gruppo si è rivelata una parte importante del nostro progetto, e l’abbiamo incoraggiata organizzando cene aperte a tutti e cercando di farci coinvolgere in qualunque evento, specialmente pubblico, che avesse relazione con gli immigrati e la loro-nostra vita. Pensiamo e speriamo che questo ci permetterà di continuare a lavorare insieme e creare una sorta di ‘laboratorio’ permanente, che ci guidi verso una migliore comprensione reciproca e una maggiore coesione sociale.
Alcuni scrittori hanno lasciato il gruppo per eventi imprevedibili; una scrittrice ha chiesto di non essere pubblicata, decisione che noi abbiamo accettata e rispettata.
E’ stata una bellissima avventura, per la quale mi sento grata verso tutti quelli che l’hanno resa possibile.
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