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Cultural Migration in Autobiography Grundtvig Partnerships 2009-2011

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La mia mezza mela Adriana Cela

Quella lunga notte d'inverno abbiamo progettato la nostra vita insieme. Ci serviva poco: un lavoro per lui, una casa in affitto e pochi soldi, soldi che nessuno aveva. Lui è ritornato in Italia per mettere da parte quello che ci serviva. Io invece avevo un lavoro che mi piaceva ma poi… “Mi vuoi raggiungere?” Ho pensato a mille cose: genitori, amici, il mio lavoro, il mio mondo…ma la sua voce commossa era più importante. “Si!”-ho detto!..........Lui dormiva accanto a me mentre viaggiavamo verso la nostra casa, che avevo sognata e che avrei arredata come mi piaceva. Ci saremmo divertiti, tutta la notte fuori senza nessuno ad aspettarci sveglio, ma essere insieme era la cosa più importante perché io senza di lui non sapevo vivere, era quello che mi mancava, quello che m’integrava, “l’altra metà della mela”. Ora dormiva accanto a me, e io stavo male, mi mancava l’aria, volevo urlare “Basta”! Ma cosa? Cosa non andava e mi faceva perdere lacrime amare? Era tutto come previsto, come sognato, ma qualcosa non calcolato mi faceva star male. Lui non era “la metà della mela”, io e lui eravamo la metà, l’altra metà era rimasta indietro nel paese delle mele e io mi sentivo un quarto di mela buttata nel paese delle pere, del quale non sapevo niente. Per la prima volta ho capito il vero significato della parola “straniera”. Per la prima volta e non l’ultima mi sono sentita straniera. Quando conoscevo qualcuno, una domanda era sempre presente, e mi sembrava di vederla scritta sulla faccia dell’altro prima che lui me la chiedesse; mi sorrideva, mi salutava e qualche secondo dopo…fatto! Non ne avevo mai colto il significato, ma non mi piaceva. Ricordo una signora: ” Ma suo marito è UNO DI NOI, vero?!” “No, viene dallo spazio, è un alieno come me!”- ho risposto (ma solo dentro di me). Ma perché tutti speravano che io avessi un uomo “di qua”? Forse cosi sarei cambiata, avrei dimenticato le mie tradizioni, la mia famiglia non sarebbe “cosi straniera”, lo sarebbe solo a metà…Perché non ci volevano accettare cosi come eravamo, con le nostre diversità, perché dobbiamo essere uguali a tutti i costi? Anche se pensarci bene la diversità non c’è! Adriana Cela è nata a Lushnje, Albania, nel 1982. Vive a Castelbolognese, è sposata e ha una figlia.

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