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L’uomo della medicina Omar Giama
Sembra incredibile! L’uomo che ho davanti a me, un medico di successo, in giacca e camicia, una leggera barba che sta ingrigendo e che nei neri fa tanto Nelson Mandela e li fa somigliare a ‘vecchi saggi’, quest’uomo una volta correva nella savana: E ora mi sta raccontando una storia singolare, più che una storia un crocevia di identità, di famiglie perse e ritrovate, una storia che si mescola con la Storia, quella insegnata nei libri occidentali e quella tramandata oralmente dai padri africani ai loro figli e ai figli dei figli, cosicché tutti sono poi capaci di snocciolare i nomi di almeno una dozzina di antenati…cosa che, se io ci provo, mi fermo al bisnonno…E’ la storia di Omar Mohamud Giama, italiano, la cui discendenza, italiana, un giorno ha compiuto il percorso a ritroso e ha ritrovato, in Tanzania, il tassello mancante della propria mulatta e unica identità.
Omar era nato nel sud della Somalia nel 1957, in un villaggio chiamato Bulo Yak, abitato dalla tribù dei Wasigua, una minoranza bantù di origine tanzaniana, deportata in Somalia nell’800 dai mercanti arabi come forza lavoro agricola. I cinquecento uomini che riuscirono a fuggire si insediarono più a sud nei pressi del fiume Giuba e qui nacque Omar, figlio del capo tribù Mohamud Giama. Fu terzo di nove fratelli e fu chiamato come il secondo ‘Califfo Ben Guidato’ della religione islamica, a cui la famiglia si era convertita pur conservando tradizioni animiste e antichi rituali. E gli imperscrutabili disegni celesti hanno voluto che Omar ‘il sapiente’, figlio di uno stimato guaritore, sia poi diventato un medico.
“Nel 1966 una terribile carestia prostrò il mio villaggio. I ‘saggi’ si riunirono per discutere incoraggiati da un prete missionario: chi si poteva mandare in Italia, a chi si poteva offrire una diversa opportunità di vita? Certamente non il figlio primogenito del capo e, per scaramanzia, neanche il secondo. E se fosse stato il terzo? Sì, si poteva fare un tentativo. E così fu, nonostante le lacrime di mia madre. Io stesso non posso dire di essere stato contento, anzi scappai nella foresta verso un villaggio vicino. Naturalmente mi ripescarono presto. “Perché sei scappato? Starai bene lontano da qui.” “Se è così…perché la mamma piange?” “ Le donne non sanno fare niente, piangono e basta!”
Omar Giama è nato in Somalia nel 1957. Vive a Faenza, è sposato e ha due figlie.
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